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«L’estate sta finendo e un anno se ne va…» recitava la canzone dei Righeira dell’85, diventata vero tormentone estivo perché sottolineava proprio un momento critico, ovvero quando si richiude la valigia per fare rientro dalle vacanze.

Ma quest’anno c’è una buona notizia: appena tornati dobbiamo subito ripartire.

Chi si occupa di strategie di branding e content marketing infatti ha una missione entusiasmante: diventare esploratore del nuovo. Il periodo in cui siamo immersi, all’ombra del Covid-19, ha disorientato tutti rendendoci stranieri in una terra sconosciuta, quella del cambiamento. Proviamo a immaginare il content marketing del futuro.

Content marketing del futuro: tante le novità, poche le certezze

Mai come ora dunque la strategia di marca impone di creare narrazioni nuove ed efficaci, capaci di amplificare le emozioni giuste, quelle che inducono il pubblico a prendere delle decisioni e dunque che permettono di distinguerci sul mercato. Magari trasformandoci in veri problem solver per il consumatore.

Ma come fare? Indossato il cappello da esploratore, la prima cosa da fare è tracciare una mappa per ritrovare la direzione e orientarsi nuovamente. Un viaggio tanto avventuroso non può essere improvvisato. La nostra mappa dovrà avere un punto di partenza, ovvero quel puntatore che indica “io sono qui”. Per ripensarsi e definire un nuovo racconto del brand, occorre partire da un’analisi della situazione attuale che metta a fuoco chi sono, cosa faccio, quali sono i miei valori, i punti di forza e debolezza.

Sappiamo dove stiamo andando?

Ma prima di mettersi in viaggio, ogni esploratore che si rispetti deve avere ben chiaro anche un altro punto: lo scenario in cui si muoverà, quell’habitat unico per ogni brand dove non sarà mai solo. Ecco allora che diventa di fondamentale importanza mettere a fuoco e studiare non solo il contesto in senso generale, ma anche i competitor (come si comportano?) e il target (chi sono? Quali sono i loro problemi, paure e desideri?).

Da qui poi è necessario iniziare a immaginare un vero percorso e quale equipaggiamento portare con me. In altre parole cosa metto in valigia (i miei plus)? Quali pozioni magiche ho a disposizione (cosa sono in grado di fare per migliorare)? A cosa devo prestare attenzione (desideri e preoccupazioni)? Una volta preparato il bagaglio, è il momento di tracciare l’ultima linea verso il punto di arrivo, ovvero la meta da conquistare.

Allora, da veri viaggiatori esperti, dovremo segnare sulla mappa alcuni appunti fondamentali: dove voglio andare? Quali sono i miei obiettivi? Come penso di arrivarci? Ora siamo pronti a partire. Guardando nel suo complesso la nostra “mappa del tesoro”, scopriremo che ci restituirà un biglietto di sola andata per un nuovo futuro, che di sicuro non sarà privo di imprevisti ma almeno garantirà un viaggio più consapevole, dove un racconto più efficace di noi stessi sarà sinonimo di opportunità.