newsGuida pratica alla business card

Il biglietto da visita serve per promuoversi e deve essere chiaro e completo. Se oggi le informazioni che contiene possono essere facilmente reperite online, la business card cartacea mantiene il vantaggio strategico di arrivare direttamente nelle mani di un potenziale cliente. Piccolo, leggero, tascabile, il biglietto da visita è uno strumento di comunicazione ancora efficace, soprattutto in occasione di una riunione o di una fiera.

È infatti nella dimensione dell’incontro che il biglietto da visita esprime al meglio le sue potenzialità di marketing: è perfetto per rompere il ghiaccio e lasciare un’impressione positiva.

Quel semplice talloncino di carta testimonia, infatti, la vostra professionalità e comunica a chi lo riceve la solidità dell’azienda che rappresentate, l’intenzione di collaborare e l’esistenza di una struttura sufficientemente organizzata per farlo. È anche un’estensione del brand, se realizzato in un’ottica di immagine coordinata.

La prima impressione conta e la vostra business card può contribuire a una valutazione favorevole. Non si tratta solo delle informazioni ma di quello che comunica: per questo la realizzazione dei biglietti da visita è spesso inclusa in un progetto di comunicazione più ampio, da affidare a professionisti esperti, anche per valorizzare le caratteristiche specifiche della vostra realtà. Le regole di base sono in ogni caso relativamente consolidate, vediamole insieme.

Quali dati inserire?

Il biglietto da visita è a tutti gli effetti una presentazione. D’obbligo quindi inserire nome, cognome, società, recapito telefonico, indirizzo e-mail. Qualsiasi ulteriore informazione deve essere valutata con attenzione: lo spazio è limitato e i biglietti da visita non sono cataloghi.

Il logo della società e il sito web sono utili, perché creano continuità con l’immagine aziendale e rafforzano l’idea di solidità.

I social handle hanno senso se i profili sono costantemente seguiti e aggiornati, in caso contrario sono superflui se non controproducenti. La loro presenza deve essere considerata anche in relazione al pubblico di riferimento: non tutti i settori hanno una vocazione strettamente digitale.

Precisare il ruolo, infine, può rivelarsi utile in alcune situazioni: nel corso di una riunione con figure diverse, per esempio, è d’aiuto sapere con chi si sta parlando. Tuttavia, in alcune realtà le funzioni si sovrappongono o hanno confini flessibili: inutile dettagliare.
Tutte le altre informazioni, l’indirizzo della sede o il numero di partita IVA per citarne alcune, sono oggi trascurabili e possono essere previste solo sul sito web.

Il concept grafico

Viste le dimensioni ridotte, il punto cruciale è che i dati inseriti siano chiaramente leggibili. Per questo è fondamentale selezionare le informazioni: un cartoncino pieno di dati ammassati dà un’idea di confusione. Anche la scelta del font e la dimensione del carattere contribuiscono alla leggibilità della vostra business card, così come l’utilizzo di colori ad alto contrasto tra loro.

È importante dare a ogni contenuto il giusto valore: il vostro nome e cognome devono essere più rilevanti del vostro numero di cellulare, per quanto indispensabile.

Se operate nell’ambito di un’azienda, la continuità con l’immagine coordinata costituisce un valore. Se avete possibilità di personalizzare il cartoncino, ricordate che i biglietti da visita gradevoli sono conservati più facilmente e sono custoditi proprio là dove potrebbero servire, nell’agenda o sulla scrivania del vostro potenziale cliente.

La stampa

Le opzioni di stampa digitale offrono soluzioni versatili, veloci ed economiche. Una leggerezza che permette, ad esempio, di avere un biglietto da visita anche se si sta lanciando una start-up e non si ha ancora un sito web o un logo definitivo. Le tirature limitate consentono di aggiornare i dati con frequenza, di rinnovare la creatività adattandola ai contesti e di stampare solo in occasione di eventi, nel rispetto dell’ambiente.

In alternativa, si può scegliere la stampa tipografica per un risultato d’effetto: carte pregiate e font originali garantiscono quel tocco di stile in più. Non solo, lavorazioni particolari possono sottolineare il settore di appartenenza, un profilo in rilievo per l’edilizia o l’origami per il packaging.

La serigrafia, infine, è la scelta per soluzioni creative e d’impatto grazie alla stampa su supporti diversi: sottili lamine di plastica o metallo per biglietti destinati a durare nel tempo.

Le soluzioni paper-free

Se la vostra azienda è particolarmente attenta all’impatto ambientale o se operate in questo ambito e ritenete doveroso comunicare per primi il vostro impegno, potete optare per soluzioni in linea con la vostra vision.

La vCard, formato di file per i contatti, è il biglietto da visita elettronico per eccellenza e consente di condividere i propri dati via Bluetooth o allegandoli a una e-mail. Ha il grande vantaggio di essere gestita direttamente nella rubrica contatti, sia per chi invia che per chi riceve. Efficace da un punto di vista informativo, non offre molte possibilità di personalizzazione.

Più versatile e innovativa, la tecnologia NFC, Near Field Communication, funziona grazie a un chip inserito in una tessera di plastica simile a un bancomat. Le informazioni presenti nel chip sono personalizzabili e condivisibili in prossimità. La stessa tessera è quindi utilizzabile all’infinito, con un sicuro vantaggio per l’ambiente e può essere graficamente accattivante, in linea con il look and feel del vostro brand.

Usato in origine dalla nobiltà e dall’alta borghesia per annunciare il proprio arrivo, il biglietto da visita è oggi legato principalmente all’ambito business, sia nella versione cartacea che in quella digitale. Continua tuttavia a raccontare chi siete: non perdete l’occasione di presentarvi al meglio!