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La fine dell’anno è storicamente un periodo di grande importanza per definire e misurare i trend del marketing aziendale. Ci sono infatti momenti che rappresentano storicamente (alcuni magari con una storia più recente, ma comunque significativa) termometri sulla situazione economica, sulla capacità di spesa delle famiglie e sulla loro fiducia nel futuro. Parliamo ad esempio del Black Friday (il 26 novembre), il Cyber Monday (28 novembre) e poi le festività natalizie e di fine anno.

Dunque risulta di grande interesse capire le ultime tendenze di marketing, che segneranno i prossimi mesi e il prossimo anno.

Partendo da un presupposto trasversale: nella dimensione post pandemia, è molto più difficile individuare questi trend in modo chiaro e netto. Abbiamo visto come una strategia di marketing oggi deve essere profondamente orientata al pubblico e al rinnovato bisogno di umanità che registra apprezzamenti sempre crescenti soprattutto nelle campagne social.

Questa tendenza non potrà che rafforzarsi e crescere sempre di più nell’ambito dei trend del marketing, perché l’obiettivo prioritario sarà costruire connessioni autentiche con i clienti.

Chiacchiere (audio) sui social

Nel 2020 e i contenuti audio sui social hanno fatto ritorno dopo le chat che ormai forse pochi ricorderanno negli anni ’90. Oggi spopola l’innovativa app Clubhouse. Si tratta di un social network con chat audio e ad invito lanciato nel 2020 dalla Alpha Exploration Co. e creato da Paul Davison e Rohan Seth. A dicembre 2020 è stato valutato quasi 100 milioni di dollari, per poi arrivare nel gennaio 2021 ad una valutazione da un miliardo di dollari. È strutturata attraverso delle stanze virtuali dove gli utenti possono scambiarsi messaggi vocali. Quando la stanza viene chiusa i messaggi inviati si cancellano.

Ora, anche i social network già affermati stanno entrando in questo “mercato”, per catturare il loro pubblico tramite conversazioni dal vivo e chat room. Twitter ha lanciato la sua funzione social audio chiamata Spaces e Telegram ha introdotto le chat vocali 2.0. Più di recente, Spotify ha lanciato Greenroom, mentre Facebook Live Audio Rooms ha appena iniziato a essere sviluppato.

Un trend che sembra voler superare gli eccessi dei social in termini di scrittura e lancio di messaggi “impersonali”, da leoni da tastiera, per virare verso comunicazioni comunque social, ma più umane e intime che mezzi come l’audio forniscono in un modo che il testo non fa.

Queste chat audio aprono opportunità di marketing per i marchi tramite eventi e sponsorizzazioni.

Automazione del marketing

Negli ultimi anni, i team di marketing hanno ampliato i loro budget verso l’obiettivo dell’automazione. Si tratta di soluzioni per migliorare e semplificare le attività di marketing in termini di tempo. Anziché dedicare risorse organizzative alla creazione di messaggi e-mail, SMS o post sui social, il software di automazione del marketing consente ai marketer di creare set di istruzioni, flussi di lavoro, per rendere autonomi e automatici questi processi.

Questo rende più facile e veloce la gestione dei lead pronti per la vendita, mentre concede il tempo per concentrarsi sul lavoro strategico e di alto valore. Le ultime tendenze vedono l’automazione estendersi verso aspetti successivi alla creazione di contatti aumentando il coinvolgimento dei clienti.

Un aspetto peculiare dell’automazione che ha ottenuto un enorme impulso nell’ultimo anno è l’utilizzo di nuovi strumenti di intelligenza artificiale, apprendimento automatico e analisi dei dati per estrarre informazioni sul proprio pubblico e migliorare la strategia.

Contenuti video: sempre protagonisti

Abbiamo sottolineato in altre occasioni l’importanza delle strategie di video marketing, e anche nelle prossime tendenze il video continuerà ad avere un ruolo prioritario nelle content strategy.

Gli ultimi trend del marketing vedono in particolare appare in forte crescita l’interesse verso il live streaming. I video in diretta sono tra i tipi di contenuti più coinvolgenti poiché il pubblico si sente presente all’evento in tempo reale. Inoltre i video dal vivo vengono percepiti come più autentici e realistici perché fanno parte di un flusso d’azione immediato. Per questo una strategia di contenuti live si riflette positivamente su qualsiasi marchio.

Secondo un recente sondaggio il 48% dei marketer si è impegnato ad aumentare i propri budget di marketing per i video nel 2021, anche per riconquistare una parte significativa di pubblico che in precedenza si affidava alla televisione ma ora è più frequentemente online.

Influencer, non più solo Vip

L’ influencer marketing ha visto una forte evoluzione negli ultimi anni. Dopo il successo dei Vip che hanno rappresentato punti di riferimento per questa tipologia di marketing, ora si assiste a una proliferazione di micro-influencer sulle piattaforme social.

Si tratta di persone che, sui loro canali social, in particolare Instagram, hanno un numero di followers tra i 1000 e i 20 mila. A differenza dei classici influencer, che vantano un numero di seguaci che arriva anche a svariati milioni, i micro influencer vengono molto apprezzati per la fiducia che riescono ad ispirare alla loro community di riferimento.

Solitamente i micro influencer sono specializzati in un settore specifico, che può includere l’arredamento, lo sport, i prodotti per il make up e il benessere, la sostenibilità ambientale.

Per molte aziende, il 2021 è stato il primo anno in cui si è scelto di dedicare un budget all’influencer marketing, che indica l’evoluzione di questa forma di approccio ai clienti. TikTok e Instagram Reels stanno emergendo come i modi più comuni per gli influencer di connettersi con il loro pubblico tramite video brevi, facilmente comprensibili e coinvolgenti. Molti di questi video combinano intrattenimento e informazioni per mantenere l’entusiasmo del pubblico.

Differenziare il brand

In questo periodo, ciò che indirizza maggiormente le decisioni dei clienti è la loro percezione di ogni brand. C’è già la consapevolezza diffusa che i prodotti non sono solo prodotti; rappresentano esperienze. Pertanto, le azioni di maggior successo nel branding attuale sono quelle che comunicano esperienze autentiche legate al prodotto. Inoltre i brand non si qualificano soltanto per i loro prodotti, ma anche per la personalità, i valori sociali e l’autenticità.

Fiducia, trasparenza e credibilità del brand sono fondamentali soprattutto dalle generazioni più giovani, dai Millennial alla Generazione Z.

Conoscete il marketing conversazionale?

Negli ultimi anni, l’elevata enfasi sulla riconoscibilità del marchio ha stimolato la crescita del marketing conversazionale: di fatto un marketing fatto soprattutto di comunicazione diretta con i clienti.

Il marketing conversazionale è quella forma di marketing basata sullo scambio di messaggi tra l’azienda e i clienti: messaggi sui social, chiamate, email e altro ancora permettono di costruire relazioni attraverso contenuti personalizzati, one-to-one. La maggior parte dei canali di marketing tradizionali sono stati a senso unico, consentendo ai marchi di connettersi con il proprio pubblico ma non viceversa.

Ora le aziende stanno aprendo nuovi canali per consentire ai propri clienti di comunicare con loro. Intendiamoci, questo va oltre la solita gestione dei reclami del servizio clienti e quant’altro.

Il marketing conversazionale mira a un’interazione significativa con il cliente tramite dialoghi mirati. La chiave per un marketing conversazionale di successo è centrare il cliente, i suoi desideri e bisogni, piuttosto che l’attività o il prodotto.

Naturalmente, molto si è evoluto nel marketing conversazionale con l’emergere di Covid-19, che ha praticamente costretto molti brand a migliorare il rapporto a distanza con i clienti.

Commercio mobile e marketing mobile

Oggi come oggi, ancor più dopo la pandemia, la maggior parte delle attività di interazione e comunicazione con gli utenti per un’azienda avvengono su smartphone, tablet e altri dispositivi mobili. L’obiettivo del marketing mobile è quello di raggiungere il proprio pubblico tramite strategie multi canale attraverso inserzioni all’interno di app, messaggi in-app, notifiche push, email, ma anche tramite pubblicità su mobile web, SMS e social media.

Si tratta di canali che il marketer può sfruttare attraverso strategie appositamente costruite. Ad esempio, nel caso delle notifiche push, il 40% degli utenti interagisce con esse entro un’ora dalla ricezione. E le notifiche push hanno un tasso di apertura del 90% anche se la considerazione più diffusa è che siano fastidiose.

L’utente non solo destinatario, ma anche mittente di azioni di marketing

Un’altra strategia in crescita nei trend del marketing per creare connessioni autentiche con il pubblico è incoraggiare i contenuti generati direttamente dagli utenti. I contenuti generati dagli utenti influenzano le decisioni di acquisto del 90% degli acquirenti. Gran parte di questo è dovuto all’autenticità che i contenuti generati dagli utenti sanno trasmettere, “umanizzando” il marchio.

Le persone possono vedere un marchio e i suoi prodotti dal punto di vista di altri esseri umani. Se questa percezione è positiva, porta nuovi clienti.

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