Ci sono gli eventi. E poi ci sono gli eventi sostenibili. Quelli che secondo l’UNEP 2009 (United Nations Environment Programme) sono “ideati, pianificati e realizzati in modo da minimizzare l’impatto negativo sull’ambiente e da lasciare un’eredità positiva alla comunità che lo ospita”. Visto che l’effetto greenwashing è sempre dietro l’angolo, ci sono vere e proprie certificazioni per gli eventi sostenibili che garantiscono il rispetto di determinati standard condivisi, evitando così di deludere le aspettative e avere effetti controproducenti. Vediamo come funzionano.
Cos’è una certificazione di evento sostenibile?
Gli eventi sostenibili possono essere certificati secondo degli standard condivisi per la Certificazione del Sistema di Gestione degli eventi sostenibili (uno su tutti, lo standard internazionale UNI EN ISO 20121:2012 “Event sustainability management systems – Requirements with guidance for use”), che definiscono i requisiti di sostenibilità e basso impatto degli eventi.
La certificazione è di fatto un riconoscimento e una garanzia oggettiva che l’evento è stato pensato, progettato e organizzato per ridurre al minimo gli impatti ambientali, sociali ed economici, attenendosi a un protocollo per quanto riguarda ad esempio consumo di acqua ed energia elettrica, gestione dei rifiuti, effetti sul territorio e sulla biodiversità, organizzazione e gestione logistica e mobilità, acustica e comunicazione.
Come si ottiene la certificazione per un evento sostenibile?
Esistono diverse società specializzate che possono rilasciare la certificazione per gli eventi sostenibili, come EcoEvents, nata dalla partnership tra Ambiente e Salute e Legambiente. In genere l’iter per ottenere la certificazione prevede:
- Pre – Audit: valutazione iniziale delle caratteristiche progettuali dell’evento e verifica di conformità ai requisiti stabiliti da specifici protocolli di riferimento
- Progettazione: supporto agli organizzatori per definire una strategia sostenibile dell’evento (individuazione fornitori, formazione, stakeholder engagement, ecc.)
- Rilascio certificazione: invio all’organizzatore del label/logo per promuovere l’evento come sostenibile e certificato
- Final – Audit: verifica finale in occasione dell’evento o post evento attraverso una relazione conclusiva, con cui si misura la conformità e il raggiungimento degli standard previsti dalla certificazione
Perchè certificare un evento sostenibile?
L’azienda che si impegna a ottenere la certificazione per il proprio evento contribuirà per prima cosa a minimizzare l’impatto economico, ambientale e sociale dell’evento stesso. Non da meno, però, saranno ovviamente anche i vantaggi per il valore del brand: un evento sostenibile certificato, infatti, consente di rendere più evidente l’impegno dell’azienda sui temi della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale, contribuendo a migliorarne l’immagine, distinguersi rispetto ai competitor, coinvolgere potenziali clienti e partecipanti all’evento.
Esempi di evento sostenibile
Sono numerosi gli eventi che hanno ottenuto la certificazione di sostenibilità, come:
- Olimpiadi Londra 2012: è l’edizione più green della storia, a partire dai criteri ecologici con cui sono stati costruiti stadi e palazzetti, all’obiettivo zero rifiuti, al cibo totalmente sostenibile, passando per trasporti, logistica e sicurezza. L’evento ha ottenuto la certificazione secondo la ISO 20121.
- Expo Milano 2015: l’ultima Esposizione Mondiale Made in Italy, primo grande evento italiano certificato con la ISO 20121, è diventato il caso studio di un progetto tra Expo 2015 e Ministero dell’Ambiente con la collaborazione Politecnico di Milano per definire una strategia di sostenibilità dei grandi eventi.
- Umbria Jazz 2021: il più importante evento musicale jazzistico italiano è stato il primo festival in Italia ad ottenere la certificazione “EcoEvents” con un punteggio pari all’81,72%, garantendo l’impegno costante nel rispetto dell’ambiente, dell’uomo e del pianeta.
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